Sisma bonus: come ottenere l'incentivo

Mar 2, 2017

A seguito dell’entrata in vigore delle Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni i professionisti saranno chiamati a valutare la sicurezza degli edifici, attraverso l’assegnazione di una classe di rischio, e a progettare e stimare il miglioramento antisismico.

I professionisti, architetti e ingegneri, potranno determinare la classe di rischio (in tutto 8 dalla lettera A+ alla lettera G) attraverso due metodi: quello "convenzionale", applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione, e quello semplificato, con un ambito applicativo limitato.

Il metodo convenzionale si basa sull'applicazione dei normali metodi di analisi previsti dalle Norme Tecniche per le costruzioni e consente la valutazione della classe di rischio della costruzione sia nello stato di fatto esistente sia nello stato conseguente all'eventuale intervento.

Il metodo semplificato si basa su una classificazione macrosismica dell'edificio ed è indicato per una valutazione speditiva della classe di rischio dei soli edifici in muratura; può essere utilizzato sia per una valutazione preliminare indicativa, sia per valutare, limitatamente agli edifici in muratura, la classe di rischio in relazione all'adozione di interventi di tipo locale.

Le Linee Guida specificano che quando si prevede l'esecuzione di interventi volti alla riduzione del rischio, l'attribuzione della classe di rischio pre e post intervento deve essere effettuata utilizzando il medesimo metodo e con le stesse modalità di analisi e di verifica.

Nel caso di valutazioni finalizzate all'esecuzione di interventi volti alla riduzione del rischio, è consentito l'impiego del metodo semplificato, nei soli casi in cui si adottino interventi di rafforzamento locale; in tal caso è ammesso il passaggio di una sola classe di rischio.

Nel caso degli edifici la classe di rischio associata alla singola unità immobiliare coincide con quella dell'edificio e il fattore inerente la sicurezza strutturale deve essere quello relativo alla struttura dell'edificio nella sua interezza.

Bonus 65% per la certificazione sismica senza lavori

Nov 20, 2016

Dal primo gennaio 2017 sarà possibile usufruire di un rimborso delle spese sostenute per la valutazione della risposta sismica degli edifici anche senza obbligo di effettuare i lavori di adeguamento.

Il bonus riguarda abitazioni e attività in zona sismica 1, 2, 3, con un tetto massimo di spesa di 20.000 euro.

La grande novità rispetto al passato è la possibilità di usufruire del bonus del 65% per le spese tecniche necessarie per affidarsi ad un professionista per conoscere la risposta sismica dell'edificio e valutate, sia tecnicamente che economicamente, il tipo di intervento da realizzare senza, però, avere l'obbligo di effettuare i lavori.

E' previsto il sismabus anche per i lavori di adeguamento necessari:

- sismabonus del 50% per le singole abitazioni che può aumentare sino al 70/80% per il miglioramento di una/due classi di rischio, con tetto di spesa di 95.000 euro e detrazione in cinque anni.

- sismabonus del 50% per i condomini che può aumentare sino al 75/85% per il miglioramento di una/due classi di rischio, con tetto di spesa di 95.000 euro per ogni unità immobiliare e detrazione in cinque anni.

Riqualificazione energetica dei condomini

Nov 18, 2016

Nella nuova Legge di Bilancio 2017 saranno previste detrazioni fino al 75% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2021 con importi detraibili nei cinque anni successivi per la riqualificazione energetica. E i maggiori incentivi saranno infatti per gli interventi effettuati su interi condomini.

Ecco, in sintesi, ciò che prevede la Legge di Bilancio:

- bonus del 65% per gli interventi sulle singole abitazioni;

- bonus del 70% per gli interventi su singole abitazioni se interessano almeno il 25% dell'involucro edilizio;

- bonus del 75% per gli interventi che comportino il miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva;

l'ecobonus sarà valido per tutte le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2017 sino a un massimo di 40.000 euro per ogni unità immobiliare e sarà scontato nei cinque anni successivi. Il raggiungimento della prestazione dovrà essere garantito tramite la redazione di un attestato di prestazione energetica (APE) firmato da un tecnico abilitato. Verifiche a campione sul raggiungimento della prestazione saranno effettuate dall'ENEA che potrà revocare l'ecobonus in caso di discrepanza con l'attestato di prestazione energetica presentato.

Bonus per efficienza energetica e ristrutturazioni

Nov 2, 2016

Non ci saranno variazioni per gli incentivi per ristrutturazione nella Legge di Bilancio per il 2017:

- ecobonus del 65% per efficientamento energetico: ricadono in tale tipologia i lavori sull'involucro, l'installazione di pannelli solari, la posa di schermature solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. I rimborsi saranno distribuiti nei dieci anni seguenti. Per ottenere il bonus sarà necessario pagare con bonifico bancario e conservare tutta la documentazione. I limiti di spesa sono differenti per la tipologia di lavori da realizzare.

- bonus del 50% per ristrutturazioni:ricadono in tale tipologia la manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi su immobili danneggiati da calamità naturali, acquisto e costruzione di box e posti auto, eliminazione delle barriere architettoniche, interventi per la prevenzione degli illeciti, cablatura e riduzione dell'inquinamento acustico, acquisto e installazione di impianti fotovoltaici, bonifica dall'amianto, interventi anti infortunio, acquisto di immobili ristrutturati. Il bonus comprende anche le spese di progettazione dei lavori, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.

- bonus del 50% per l'acquisto di mobili: ricadono in tale tipologia l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione iniziata nel 2016. Il limite di spesa e' di dieci mila euro e il rimborso avverrà in dieci rate annuali di pari importo.

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